02.04.2019

PUBBLICATA IN G.U. LA LEGGE SUL REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100

La legge n. 26 del 28 marzo 2019 di conversione del DL 04/2019 è stata pubblicata in G.U n. 75 del 29 marzo 2019.

La norma prevede disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e pensioni e sono state previste alcune modifiche rispetto al testo originario del decreto.

Di seguito si riportano le indicazioni fornite direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardanti le due misure

REDDITO DI CITTADINANZA: è una misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare i redditi familiari.

Requisiti:

  • essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa
  • possedere un ISEE inferiore a euro 9360,00 annui
  • possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino a 30.000 euro annui
  • possedere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro (elevabile a euro 20.000 per le famiglie con persone disabili)

Offerta di lavoro:

i percettori del reddito di cittadinanza in grado di lavorare dovranno stipulare “il patto per il lavoro e il patto per la formazione”.

Il Rdc dura 18 mesi nell’arco dei quali al percettore saranno formulate offerte di lavoro:

  • nei primi 12 mesi la prima offerta di lavoro potrà arrivare nel raggio di 100 km o 100 minuti di viaggio. Se viene rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 km e se anche questa viene rifiutata, la 3° offerta potrà arrivare da tutta Italia;
  • dopo il 1° anno, anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250km, mentre la 3° potrà arrivare da tutto il territorio nazionale; •
  • dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale.

Per le famiglie con persone con disabilità, le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.

Il Rdc si può richiedere alle Poste Italiane, sia direttamente all’ufficio postale che in via telematica, oppure al CAF.

L’INPS verifica se si è in possesso dei requisiti.

Il RdC viene erogato attraverso una normalissima prepagata di Poste Italiane (non sarà possibile utilizzarla per il gioco d’azzardo). Dopo l’accettazione, il beneficiario verrà contattato dai Centri per l’impiego per individuare il percorso di formazione o di reinserimento lavorativo da attuare.

Esclusione dal Reddito di cittadinanza:

viene escluso dal Rdc chi:

  • non sottoscrive il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale;
  • non partecipa alle iniziative formative e non presenta una giustificazione;
  • non aderisce ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni;
  • rifiuta la terza offerta congrua;
  • non aggiorna le autorità competenti sulle variazioni del proprio nucleo;
  • fornisce dati falsi. In questo caso, si rischiano da 2 a 6 anni di carcere.

Le imprese che assumono chi riceve il RdC (a tempo pieno e indeterminato) potranno ottenere un incentivo pari alla differenza tra il massimo spettante delle 18 mensilità e quanto già ricevuto dal beneficiario. Tale beneficio è esteso anche ai beneficiari che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione .

 

PENSIONE DI CITTADINANZA

Per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni che abbiano i seguenti requisiti:

  • Possedere ISEE familiare inferiore a 9.360 euro all’anno; –
  • Possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa, non superiore ai 30 mila euro;
  • Possedere un patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro, 8.000 se si è in coppia.

 

PENSIONI QUOTA 100

Provvedimento valido per il triennio 2019 – 2021

REQUISITO ANAGRAFICO: Da 62 anni di età

REQUISITO CONTRIBUTIVO: Da 38 anni di versamenti Senza nessuna penalizzazione

Particolarità per chi utilizza Quota 100:

  • Stop scatti età: pensione non legata all’aspettativa di vita
  • È possibile cumulare periodi assicurativi presenti su più gestioni
  • La pensione non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo
  • la pensione è cumulabile con redditi da lavoro occasionale (5mila euro max)
  • riscatto agevolato del periodo di laurea entro i 45 anni;
  • facoltà di riscatto di periodi non coperti da contribuzione, con una detraibilità dell’onere del 50 percento in cinque quote annuali e la rateizzazione fino a 60 mesi, a condizione di non aver maturato alcuna contribuzione prima del 31 dicembre 1995 e di non essere titolari di pensione
  • I dipendenti pubblici devono dare un preavviso di sei mesi
  • Fondo Bilaterale per il ricambio generazionale: si può accedere per andare in pensione tre anni prima di quota 100 a patto che ci sia un’assunzione
  • Sono esclusi i lavoratori in Isopensione (prestazioni in essere o erogate)

Il ritiro dal lavoro sarà possibile, in prima applicazione, dal primo aprile 2019 per i lavoratori privati che abbiano raggiunto i requisiti indicati entro il 31 dicembre 2018 e dal primo agosto 2019 per i lavoratori pubblici che li abbiano maturati all’entrata in vigore del decreto. Inoltre, potranno andare in pensione dal prossimo primo settembre (inizio dell’anno scolastico) i lavoratori della scuola.

È possibile andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne

Maturati i requisiti, i lavoratori e le lavoratrici percepiscono la pensione dopo tre mesi

Le lavoratrici a 58 anni se dipendenti e 59 se autonome con almeno 35 anni di contributi al 31/12/2018 possono andare in pensione (OPZIONE DONNA)

Ai lavoratori precoci non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita. I lavoratori precoci potranno quindi andare in pensione con 41 anni di contributi. Il diritto al trattamento pensionistico decorre dopo tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti